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Napoli e il Meridione sono, nell'ambito del Grand Tour italiano, un'abitudine essenzialmente moderna, successiva per lo più alle scoperte di Ercolano e Pompei, avvenute intorno agli anni Quaranta del XVIII secolo. Eppure, già negli anni del Viceregno austriaco (1707-34) visitarono la Napoli di Valletta e di Vico i filosofi inglesi Joseph Addison, Lord Shaftesbury e George Berkeley. Questo volume indaga le relazioni fra il viaggio a Napoli e le dottrine poi sviluppate da quelli che furono tra i pensatori più influenti del Settecento europeo. E insiste sulla rispondenza del loro viaggio a quell'inconsapevole "aspirazione dei tempi" che, a fianco di eventuali ragioni oggettive e individuali, fornì il movente "spirituale" al soggiorno napoletano.